ALLERTA di PROTEZIONE CIVILE n° 2021.79 del 27/07/2021 ore 12.55 Rischio IDRO-METEO

ALLERTA ARANCIONE RISCHIO TEMPORALI FORTI
ALLERTA ARANCIONE RISCHIO IDROGEOLOGICO
ALLERTA GIALLA RISCHIO IDRAULICO

SINTESI METEOROLOGICA

Per la giornata di oggi 27/07, si confermano condizioni perturbate, associate a flussi umidi instabili sudoccidentali pilotati da una vasta area depressionaria nordatlantica in spostamento sulla Gran Bretagna, con avvezione di aria più fresca in quota. Nelle ore pomeridiane precipitazioni diffuse a carattere temporalesco con media e alta probabilità di eventi severi; nel corso della serata fenomeni in attenuazione e progressivo esaurimento sulla bassa pianura, possibili persistenti, sebbene in indebolimento, sui rilievi alpini, mentre sui settori pedemontani e prealpini e dell’alta pianura occidentale insisteranno fin alla fine della giornata e si estenderanno anche nella notte di domani.
Per la giornata di domani 28/07, permangono condizioni instabili fino alle prime ore pomeridiane, con precipitazioni a carattere temporalesco più intense e organizzate tra notte e mattino e con maggior interessamento dei rilievi prealpini, pedemontani e
della pianura occidentale, poco probabili sui settori della bassa pianura e Appennino; tra tarda mattinata e primo pomeriggio fenomeni in progressiva attenuazione ed esaurimento ovunque.
Per giovedì 29/07: condizioni stabili e precipitazioni assenti.

VALUTAZIONE EFFETTI AL SUOLO 

In conseguenza:
• della previsione di fenomeni a carattere di rovescio e/o temporale per la giornata di oggi 27/07, su tutto il territorio regionale, in esaurimento nel corso della giornata di domani 28/07;
• degli accumuli di precipitazione registrati negli ultimi giorni, in particolare sui settori nord-occidentali della regione;
• delle segnalazioni ricevute da tutto il territorio regionale riguardo a eventi quali, esondazioni, smottamenti, grandinate e allagamenti dovuti ai forti temporali;
si chiede ai sistemi locali di protezione civile di attivare/mantenere una fase operativa minima di ATTENZIONE, cioè di predisporre il sistema locale alla pronta attivazione di azioni di monitoraggio e contrasto, congruenti a quanto previsto nella pianificazione
di protezione civile, per la salvaguardia della pubblica incolumità e la riduzione dei rischi.
I Presidi territoriali hanno sempre l’onere di valutare l’attivazione e/o il passaggio a fasi operative di livello superiore, in funzione di valutazioni locali sull’evoluzione degli effetti al suolo e della vulnerabilità del proprio territorio.
In particolare si suggerisce ai Presidi territoriali di prestare attenzione a fenomeni che potrebbero determinare occasionale pericolo per la sicurezza delle persone, con possibile perdita di vite umane per cause incidentali, quali:
• scenari di rischio temporali caratterizzati da una elevata probabilità di fenomeni/scenari di evento, diffusi e/o persistenti, dovuti a piogge intense, frequenti fulminazioni, grandinate, raffiche di vento (PERICOLO ALTO), con effetti, generalmente diffusi e/o persistenti, con un alto pericolo per la sicurezza delle persone e possibile perdita di vite
umane nelle aree colpite, in conseguenza di:
• danni a coperture e a strutture provvisorie con trasporto di materiali a causa di forti raffiche di vento;
• rottura di rami, caduta di alberi e abbattimento di pali, segnaletica e impalcature con conseguenti effetti sulla viabilità e sulle reti aeree di comunicazione e di distribuzione di servizi;
• innesco di incendi e lesioni da fulminazione;
• problemi per la sicurezza dei voli amatoriali e delle attività svolte sugli specchi lacuali;
• danni alle colture agricole, alle coperture di edifici e agli automezzi a causa di grandinate.
Le piogge intense associate al fenomeno temporalesco possono causare possibili locali dissesti
idrogeologici e locali criticità sul reticolo idraulico minore e/o sulle reti di drenaggio urbano (con particolare attenzione alle aree metropolitane).
• scenari di rischio idrogeologico, caratterizzati da:
• fenomeni diffusi d’instabilità di versante, localmente anche profonda, in contesti geologici particolarmente critici;
• frane superficiali, colate rapide di detriti o di fango e cadute massi in più punti del territorio;
• significativi ruscellamenti superficiali, anche con trasporto di materiale, che si deposita più facilmente in corrispondenza della riduzione della pendenza provocando divagazioni delle portate solido-liquide;
• possibili voragini per fenomeni di erosione;
• innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua minori, con fenomeni di inondazione delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombinature, restringimenti, occlusioni delle luci dei ponti, cantieri, etc).
• scenari di rischio idraulico, caratterizzati da fenomeni localizzati di incremento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua maggiori, generalmente contenuti all’interno dell’alveo. Anche in assenza di precipitazioni, il transito dei deflussi nei corsi d’acqua maggiori, per effetto delle precipitazioni verificatesi sulla parte più a monte dei bacini, può determinare
criticità. Tali scenari possono avere effetti, generalmente localizzati, quali:
• allagamenti di locali interrati e/o posti al pian terreno lungo vie potenzialmente interessate da deflussi idrici;
• danni a infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali interessati da frane, colate rapide o dallo scorrimento superficiale delle acque;
• temporanee interruzioni della rete stradale e/o ferroviaria in prossimità di impluvi, canali, zone depresse
(sottopassi, tunnel, avvallamenti stradali, etc) e a valle di porzioni di versante interessate da fenomeni franosi;
• danni alle opere idrauliche e di difesa delle sponde, alle attività agricole, ai cantieri, agli insediamenti civili e industriali in alveo o prospicenti;
• possibili criticità del reticolo idraulico minore e/o locali insufficienze delle reti di drenaggio urbano (in particolare nell’area metropolitana milanese).
I proprietari delle infrastrutture di attraversamento del reticolo idraulico sono tenuti alla periodica verifica della sicurezza del manufatto.
Il Centro funzionale monitoraggio rischi di Regione Lombardia assicura l’attività di monitoraggio dell’evoluzione degli eventi meteorologici e degli effetti al suolo, a supporto dei Presìdi territoriali e delle Autorità locali.
Si chiede pertanto di segnalare con tempestività eventuali criticità che dovessero presentarsi sul proprio territorio in conseguenza del verificarsi dei fenomeni previsti, telefonando al numero verde della Sala Operativa di Protezione Civile regionale:
800.061.160 o via mail all’indirizzo: cfmr@protezionecivile.regione.lombardia.it.


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