ALLERTA di PROTEZIONE CIVILE n° 2023.105 del 26/08/2023 ore 14.14 Rischio IDRO-METEO

ALLERTA ARANCIONE RISCHIO TEMPORALI
ALLERTA ARANCIONE RISCHIO IDROGEOLOGICO
ALLERTA GIALLA RISCHIO IDRAULICO

SINTESI METEOROLOGICA

Dal primo pomeriggio di oggi 26/08 è attesto un aumento della probabilità di temporali forti su Pianura Occidentale, Prealpi Centro-Occidentali ed Alpi, tendenti ad intensificarsi ed unirsi in strutture organizzate ed estese entro la serata, partendo dalla pianura verso i rilievi prealpini. Sono probabili grandinate di medie e grosse dimensioni, precipitazioni molto intense e forti raffiche di vento in particolare su Prealpi Centro-Occidentali e Pianura Occidentale. Sulle restanti zone la probabilità più bassa dipende dalla stazionarietà della linea temporalesca nella giornata odierna. I temporali tenderanno a rigenerarsi più volte sulle
stesse zone, con un effetto di accumulo areale irregolare delle precipitazioni e con una maggiore probabilità di accumuli sulle zone Prealpine Centro-Occidentali. Venti in rinforzo nelle zone interessate dai temporali.
Per la giornata di domani 27/08 permarranno condizioni di tempo perturbato con passaggi intermittenti di rovesci o temporali lungo una fascia disposta da Sud-Ovest verso Nord-Est, tra notte e primo mattino posizionata sulla parte occidentale della regione e sui rilievi centrali e, in mattinata, in estensione verso Est. Un secondo passaggio perturbato è previsto tra pomeriggio e notte di domani con le stesse modalità ma molto più intenso, in particolare sui settori Centro-Orientali. Attesi accumuli areali di pioggia più consistenti sui settori di Nord-Ovest e Prealpi Centro-Orientali. Venti in rinforzo nelle zone interessate dai temporali.
Il Centro Funzionale rivaluterà nella mattinata di domani 27/08 i nuovi scenari previsionali per l’aggiornamento dei codici di allerta validi per la seconda parte della giornata.

VALUTAZIONE EFFETTI AL SUOLO

In conseguenza dell’intensificazione prevista dei fenomeni a carattere di rovescio e/o temporale dal pomeriggio di oggi 26/08, si chiede ai sistemi locali di protezione civile di attivare/mantenere una fase operativa minima di ATTENZIONE, cioè di predisporre
il sistema locale alla pronta attivazione di azioni di monitoraggio e contrasto, congruenti a quanto previsto nella pianificazione di protezione civile, per la salvaguardia della pubblica incolumità e la riduzione dei rischi.
I Presidi territoriali hanno sempre l’onere di valutare l’attivazione e/o il passaggio a fasi operative di livello superiore, in funzione di valutazioni locali sull’evoluzione degli effetti al suolo e della vulnerabilità del proprio territorio.
In particolare si suggerisce ai Presidi territoriali di prestare attenzione a fenomeni che potrebbero determinare pericolo per la sicurezza delle persone, con possibile perdita di vite umane per cause incidentali, quali:
• scenari di rischio temporali caratterizzati dalla massima probabilità di fenomeni anche di forte intensità, con possibili associate piogge intense, frequenti fulminazioni, grandinate, raffiche di vento, con effetti, generalmente diffusi e/o persistenti, con un alto pericolo per la sicurezza delle persone e possibile perdita di vite umane nelle aree colpite,
anche in relazione alla situazione di fragilità territoriale derivante dai danni conseguenti agli eventi meteo precedenti,
in conseguenza di:
• danni a coperture e a strutture provvisorie con trasporto di materiali a causa di forti raffiche di vento;
• rottura di rami, caduta di alberi e abbattimento di pali, segnaletica e impalcature con conseguenti effetti sulla viabilità e sulle reti aeree di comunicazione e di distribuzione di servizi (in particolare telefonia ed elettricità);
• innesco di incendi e lesioni da fulminazione;
• problemi per la sicurezza dei voli amatoriali e delle attività svolte sugli specchi lacuali;
• danni alle colture agricole, alle coperture di edifici e agli automezzi a causa di grandinate.
Le piogge intense associate al fenomeno temporalesco possono causare possibili locali dissesti
idrogeologici e locali criticità sul reticolo idraulico e/o sulle reti di drenaggio urbano (con particolare attenzione alle aree metropolitane).
• scenari di rischio idrogeologico, generati da precipitazioni estese a scala di zona omogenea, caratterizzati da fenomeni diffusi quali:
• instabilità di versante, localmente anche profonda, in contesti geologici particolarmente critici;
• frane superficiali, colate rapide di detriti o di fango e cadute massi in più punti del territorio;
• significativi ruscellamenti superficiali, anche con trasporto di materiale, che si deposita più facilmente
in corrispondenza della riduzione della pendenza provocando divagazioni delle portate solido-liquide;
• possibili voragini per fenomeni di erosione;
• innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua minori, con fenomeni di inondazione delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombinature, restringimenti, occlusioni delle luci dei ponti,
cantieri, etc).
• scorrimento superficiale delle acque nelle strade e possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse;
• possibili diffuse insufficienze delle reti di drenaggio urbano (in particolare nell’area metropolitana milanese).
Tali fenomeni determinano possibili criticità con effetti diffusi, quali:
• interruzioni della rete stradale e/o ferroviaria in prossimità di impluvi e a valle di frane e colate di detriti o in zone depresse in prossimità del reticolo idrico;
• danni e allagamenti a singoli edifici o centri abitati, infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri,
insediamenti civili e industriali interessati da frane o da colate rapide;
• allagamenti di locali interrati e di quelli posti a pian terreno lungo vie potenzialmente interessate da deflussi idrici;
• danni alle opere di contenimento, regimazione dei corsi d’acqua;
• danni a infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali situati in aree inondabili;
• danni agli attraversamenti fluviali in genere con occlusioni, parziali o totali, delle luci dei ponti dei corsi d’acqua minori e principali;
• danni a beni e servizi.
• scenari di rischio idraulico, caratterizzati da fenomeni localizzati di incremento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua principali, generalmente contenuti all’interno dell’alveo. Anche in assenza di precipitazioni, il transito dei deflussi nei corsi d’acqua principali, per effetto delle precipitazioni verificatesi sulla parte più a monte dei bacini, può determinare criticità. Tali scenari possono avere effetti, generalmente localizzati,
quali:
• inondazione delle aree limitrofe con allagamenti di locali interrati e/o posti al pian terreno;
• danni a infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali interessati dallo scorrimento superficiale delle acque;
• temporanee interruzioni della rete stradale e/o ferroviaria in prossimità di impluvi, canali, zone depresse (sottopassi, tunnel, avvallamenti stradali, etc);
• danni alle opere idrauliche e di difesa delle sponde.
Il Centro funzionale monitoraggio rischi di Regione Lombardia assicura l’attività di monitoraggio dell’evoluzione degli eventi meteorologici e degli effetti al suolo, a supporto dei Presìdi territoriali e delle Autorità locali.
A supporto dell’attività di sorveglianza del territorio, per il monitoraggio in tempo reale dei fenomeni naturali, consultare i dati della rete Idro-Nivo-Meteo e radar, accedendo al sito iris.arpalombardia.it e all’app RadarLom.
Si chiede pertanto di segnalare con tempestività eventuali criticità che dovessero presentarsi sul proprio territorio in conseguenza del verificarsi dei fenomeni previsti, telefonando al numero verde della Sala Operativa di Protezione Civile regionale:
800.061.160 o via mail all’indirizzo: cfmr@protezionecivile.regione.lombardia.it.

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