ALLERTA di PROTEZIONE CIVILE n° 2023.107 del 28/08/2023 ore 12.18 Rischio IDRO-METEO

ALLERTA ROSSA RISCHIO IDROGEOLOGICO
ALLERTA ARANCIONE RISCHIO IDRAULICO
ALLERTA ARANCIONE RISCHIO TEMPORALI
ALLERTA GIALLA RISCHIO VENTO FORTE

SINTESI METEOROLOGICA

Per tutto il resto della giornata di oggi 28/08 sono attese precipitazioni da moderate a forti anche carattere convettivo, possibili su tutta la Regione, ma con distribuzione spaziale irregolare. Le precipitazioni saranno in graduale attenuazione ed esaurimento
dal tardo pomeriggio-sera sui rilievi alpini e prealpini, altrove ancora moderate ed in prosecuzione nella notte successiva. Sono inoltre attesi temporali di forte intensità, meno probabili nel pomeriggio sulla fascia alpina. Si attendono fenomeni di grandine sulla pianura orientale e si segnala la possibilità di trombe d’aria. Per buona parte della giornata saranno possibili venti diffusamente da moderati a forti a rotazione ciclonica associati al sistema perturbato a scala sinottica, con intensificazioni a carattere di raffica sui settori meridionali ed occidentali: valori medi orari tra 20 e 50 km/h, ma non sono esclusi locali e brevi raffiche fino a 80-100 km/h. I venti saranno in parziale attenuazione in serata sulla pianura centro-orientale ma in intensificazione sul Nordovest, in particolare in Valchiavenna.
Per la giornata di domani 29/08 sono attese precipitazioni da deboli a moderate sui settori orientali, Appennino e bassa pianura occidentale nelle prime 12 ore, mentre nel pomeriggio non si escludono isolati rovesci o temporali di debole o moderata intensità
sui settori orientali. Sono previsti venti nella notte ancora da moderati a forti sul Nordovest ed alta pianura occidentale e sulle Alpi in quota.
Il Centro Funzionale rivaluterà nella mattinata di domani 29/08 i nuovi scenari previsionali per l’aggiornamento dei codici di allerta validi per la seconda parte della giornata.

VALUTAZIONE EFFETTI AL SUOLO

In conseguenza:
• delle precipitazioni registrate nelle ultime 48 ore anche abbondanti sui settori alpini e prealpini della Regione che determinano un aumento della saturazione dei suoli ed una maggiore vulnerabilità territoriale;
• delle criticità già registrate sul territorio in conseguenza anche dei recenti eventi temporaleschi;
• delle ulteriori precipitazioni previste, anche a carattere di rovescio e temporale, diffuse su tutto il territorio regionale; si chiede ai sistemi locali di protezione civile di attivare/mantenere una fase operativa minima di ATTENZIONE/PREALLARME, cioè di predisporre il sistema locale alla pronta attivazione di azioni di monitoraggio e contrasto, congruenti a quanto previsto nella pianificazione di protezione civile, per la salvaguardia della pubblica incolumità e la riduzione dei rischi.
I Presidi territoriali hanno sempre l’onere di valutare l’attivazione e/o il passaggio a fasi operative di livello superiore, in funzione di valutazioni locali sull’evoluzione degli effetti al suolo e della vulnerabilità del proprio territorio. In particolare si suggerisce ai Presidi territoriali di prestare attenzione a fenomeni che potrebbero determinare pericolo per la
sicurezza delle persone, con possibile perdita di vite umane per cause incidentali, quali:
• scenari di rischio idrogeologico generati da precipitazioni estese a scala di zona omogenea, caratterizzati da possibili fenomeni numerosi ed estesi quali:
• instabilità di versante, anche profonda e di grandi dimensioni;
• frane superficiali, colate rapide di detriti o di fango e cadute massi in più punti del territorio.
• ingenti ruscellamenti superficiali con diffusi fenomeni di trasporto di materiale, che si deposita più facilmente in corrispondenza della riduzione della pendenza provocando divagazioni delle portate solido-liquide;
• possibili voragini per fenomeni di erosione;
• rilevanti innalzamenti dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua minori, con estesi fenomeni di inondazione;
• occlusioni parziali o totali delle luci dei ponti dei corsi d’acqua montani minori;
• scorrimento superficiale delle acque nelle strade e possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse.
• possibili diffuse insufficienze delle reti di drenaggio urbano (in particolare nell’area metropolitana milanese).
Tali fenomeni potrebbero determinare criticità con effetti anche ingenti e diffusi, quali:
• danni a edifici e centri abitati, alle attività e colture agricole, ai cantieri e agli insediamenti civili e industriali, sia vicini sia distanti dai corsi d’acqua, per allagamenti o perché coinvolti da frane o da colate rapide;
• danni o distruzione di infrastrutture ferroviarie e stradali, di argini, e altre opere idrauliche;
• danni anche ingenti e diffusi agli attraversamenti fluviali in genere con occlusioni, parziali o totali delle luci dei ponti dei corsi d’acqua principali;
• danni diffusi a beni e servizi.
• scenari di temporali caratterizzati dalla massima probabilità di fenomeni anche di forte intensità, con possibili associate piogge intense, frequenti fulminazioni, grandinate e raffiche di vento con effetti, generalmente diffusi e/o persistenti, con un alto pericolo per la sicurezza delle persone e possibile perdita di vite umane nelle aree colpite, anche in relazione alla situazione di fragilità territoriale derivante dai danni conseguenti agli eventi meteo precedenti,
in conseguenza di
• danni a coperture e a strutture provvisorie con trasporto di materiali a causa di forti raffiche di vento;
• rottura di rami, caduta di alberi e abbattimento di pali, segnaletica e impalcature con conseguenti effetti sulla viabilità e sulle reti aeree di comunicazione e di distribuzione di servizi (in particolare telefonia ed elettricità);
• innesco di incendi e lesioni da fulminazione;
• problemi per la sicurezza dei voli amatoriali e delle attività svolte sugli specchi lacuali;
• danni alle colture agricole, alle coperture di edifici e agli automezzi a causa di grandinate.
Le piogge intense associate al fenomeno temporalesco possono causare possibili locali dissesti
idrogeologici e locali criticità sul reticolo idraulico e/o sulle reti di drenaggio urbano (con particolare attenzione alle aree metropolitane).
• scenari di rischio idraulico, caratterizzati da fenomeni diffusi di:
• innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua principali, con possibili inondazioni delle aree limitrofe e delle zone golenali;
• erosione delle sponde, trasporto solido e divagazione dell’alveo;
• le attuali corse modellistiche prevedono un innalzamento generale dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua lombardi, con particolare attenzione all’area del reticolo idrografico milanese (bacini Olona, Seveso e Lambro), Adda sopra lacuale, Oglio sopra lacuale e Brembo dove potranno essere superate le soglie di allertamento.
Tali fenomeni determinano possibili criticità con effetti diffusi, quali:
• interruzioni della rete stradale e/o ferroviaria in prossimità di impluvi e a valle di frane e colate di detriti o in zone depresse in prossimità del reticolo idrico;
• danni e allagamenti a singoli edifici o centri abitati, infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali interessati da frane o da colate rapide;
• allagamenti di locali interrati e di quelli posti a pian terreno lungo vie potenzialmente interessate da deflussi idrici;
• danni alle opere di contenimento, regimazione dei corsi d’acqua;
• danni a infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali situati in aree inondabili;
• danni agli attraversamenti fluviali in genere con occlusioni, parziali o totali, delle luci dei ponti dei corsi d’acqua minori e principali;
• danni a beni e servizi.
Anche in assenza di precipitazioni, il transito dei deflussi nei corsi d’acqua principali può determinare criticità per effetto delle precipitazioni verificatesi sulla parte più a monte dei bacini.
I proprietari delle infrastrutture di attraversamento del reticolo idraulico sono tenuti alla periodica verifica della sicurezza del manufatto.
• scenari di rischio vento forte, caratterizzati da venti con intensità media fino a 50 km/h, persistenti per almeno 3 ore consecutive nell’arco della giornata, con la possibilità di raffiche fino a 80 km/h, con effetti, generalmente localizzati:
• eventuale crollo d’impalcature, cartelloni, rami, alberi (particolare attenzione dovrà essere rivolta a quelle situazioni in cui i crolli possono coinvolgere strade pubbliche e private, parcheggi, luoghi di transito, servizi pubblici e situazioni di fragilità legate ai danni conseguenti alle situazioni di maltempo pregresse);
• sulla viabilità, soprattutto nei casi in cui sono in circolazione mezzi pesanti;
• legati alla instabilità dei versanti più acclivi, quando lo sradicamento degli alberi per l’effetto leva prodotto dal vento fa perdere il contributo alla stabilità dato dalle radici;
• per la sicurezza dei voli amatoriali e, in generale, dello svolgimento di attività in alta quota;
• alle attività svolte sugli specchi lacuali.
Il Centro funzionale monitoraggio rischi di Regione Lombardia assicura l’attività di monitoraggio dell’evoluzione degli eventi meteorologici e degli effetti al suolo, a supporto dei Presìdi territoriali e delle Autorità locali.
A supporto dell’attività di sorveglianza del territorio, per il monitoraggio in tempo reale dei fenomeni naturali, consultare i dati della rete Idro-Nivo-Meteo e radar, accedendo al sito iris.arpalombardia.it e all’app radarLOM.
Si chiede pertanto di segnalare con tempestività eventuali criticità che dovessero presentarsi sul proprio territorio in conseguenza del verificarsi dei fenomeni previsti, telefonando al numero verde della Sala Operativa di Protezione Civile regionale:
800.061.160 o via mail all’indirizzo: cfmr@protezionecivile.regione.lombardia.it.

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